Sanità lucana in affanno: questa la proposta di legge sull’accesso ai corsi universitari in Basilicata

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa del M5s, convocata dalle consigliere regionali Alessia Araneo e Viviana Verri per presentare la Proposta di legge su “Disposizioni in materia di accesso ai corsi universitari di area sanitaria”.

Ha evidenziato Alessia Araneo:

“Con questa Proposta di legge intendiamo proporre il superamento del numero chiuso per i corsi universitari di area sanitaria in Basilicata e affrontare le attuali criticità del SSR che paga gravi carenze di personale, sia medico che inerente altre professioni del settore.

Si tratta di una Pdl già arrivata e già approvata nel Consiglio di altre regioni come Campania e Sicilia.

Durante il viaggio nella Sanità che abbiamo intrapreso negli scorsi giorni abbiamo raccolto il grido d’allarme di medici e infermieri che si trovano ad operare in condizioni lavorative difficili connotate da turni massacranti.

Questa situazione di disagio e di notevoli carenze e mancanze sia strutturali che di organico, è aggravata dalla scarsa attrattività del nostro territorio a causa del gap infrastrutturale e di un sistema culturale che non è di richiamo per le necessarie risorse umane.

Sussiste, inoltre, un problema manageriale in virtù del quale abbiamo già perso in Basilicata, in soli due anni, 12 cardiologi.

Inoltre, ci sono reparti, come quello di ortopedia di Villa d’Agri, costretti a chiudere per la mancanza di medici con i pazienti obbligati a spostamenti e trasferimenti in altre strutture o, ancora, ulteriori difficoltà conseguenti alla soppressione della guardia cardiologica notturna a Melfi e a Villa d’Agri.

Manca un sistema di emergenza-urgenza collaudato sul nostro territorio a causa di una inesistente programmazione sanitaria.

Di tutte queste criticità chiederemo all’assessore alla Salute, Cosimo Latronico e al direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera, di riferire nelle Commissioni consiliari”.

La consigliera Viviana Verri ha sottolineato come le stesse problematiche relative al Sistema sanitario regionale siano presenti anche nel Materano e nel Metapontino.

A parere di Verri:

“I due P.O. di Matera e di Policoro sono in affanno mentre la struttura di Tinchi, benché nuova, resta inutilizzata.

Urge un’attenta programmazione sanitaria che tenga conto delle esigenze dei territori.

Occorre, inoltre, operare per ridurre i tempi d’attesa delle prestazioni sanitarie, oltre che migliorare la situazione infrastrutturale.

Per sopperire alla carenza di medici e di personale sanitario in generale è necessario abolire il numero chiuso agendo a monte dei processi di selezione e non solo a valle, anche per sostenere nel loro percorso gli studenti lucani”.

Il consigliere regionale Antonio Bochicchio (Avs-Psi-LBp), presente alla conferenza stampa, ha condiviso pienamente la Pdl a firma di Araneo e Verri.

Per Bochicchio:

“Si deve aprire la facoltà di medicina a tutti gli studenti e incentivare quest’ultimi a restare sul territorio”.

Il capogruppo del Pd, Piero Lacorazza, ha sostenuto che tali iniziative a favore della sanità sono fondamentali in questo momento storico:

“Il gruppo consiliare del Pd ha già proposto una legge per raggiungere al 2028 il 7,5 per cento del PIl di risorse da investire per la Sanità, abbattere le liste d’attesa ed incentivare il personale che opera per e nelle Aree Interne.

Occorrono scelte più coraggiose finalizzate a ripensare il percorso di studi in medicina, che in Italia è ancora troppo lungo, oltre che per selezionare e disporre al meglio delle risorse umane necessarie.

In Basilicata dobbiamo, inoltre, porci la questione se la Legge regionale n. 2 del 2017 di riordino del sistema sanitario abbia o meno funzionato in assenza di un Piano e se il problema sia consistito soltanto in tale mancanza”.

Infine, è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, per esprimere la sua adesione e quella di Basilicata casa comune alla PdL che si ritiene necessaria per migliorare l’efficienza e l’efficacia del SSR, nell’ambito di una ristrutturazione organica dell’intero sistema.