Sanità: “Nel Materano reparti al collasso, la Radioterapia inesistente e cittadini costretti a viaggi della speranza”. La denuncia

“Punto e da capo. Nonostante le cicliche promesse, ogni giorno di più siamo costretti ad assistere al degrado in cui versa la sanità lucana.

E non per colpa dei professionisti, tra medici, infermieri ed Oss, che portano avanti il loro compito come fosse una missione, ma per l’assenza di programmazione da parte della Regione, l’incapacità di gestire un settore nevralgico per il benessere dei cittadini, a cui aggiungere la logica propagandistica con cui Bardi e il suo esecutivo stanno amministrando il comparto”.

A dirlo è il segretario della Uil pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro, che aggiunge;

“Le 150 nuove assunzioni annunciate (mentre si mandano a casa gli eroi del Covid senza provvedere alle stabilizzazioni) non bastano a colmare le gravi lacune di personale se ad oggi ci sono reparti in crisi, a partire dalla Geriatria del San Carlo dove l’assistenza ai pazienti allettati e gravemente malati deve essere continuativa.

Senza contare quello che sta accadendo nel Materano: reparti al collasso, la Radioterapia inesistente e cittadini costretti a viaggi della speranza.

C’è poi il tema delle liste d’attesa ancora non risolto e sul quale nelle ultime settimane si registrano finanche prese di posizione critiche da parte di parlamentari di maggioranza improvvisamente destatisi dopo un lungo letargo.

Come sindacato, attento alle esigenze di fragili e anziani costretti ad aspettare diversi mesi per ottenere una prestazione, ci chiediamo che fine abbia fatto la Dgr con cui l’assessore Fanelli e il presidente Bardi lo scorso giugno hanno annunciato la predisposizione di un documento per la gestione e risoluzione delle liste d’attesa.

Ma soprattutto quando l’assessore intenda convocare- come aveva assicurato (e utilizzo di proposito le sue stesse parole)– ‘tutti i soggetti coinvolti, dai sindacati alle strutture accreditate, per migliorare tutti gli aspetti applicativi’?

E’ questo il modo con cui intendono ‘mettere il paziente lucano al centro’?

Ancora: in quale cassetto del dimenticatoio è finito il Piano sanitario regionale annunciato prima da Leone all’atto del suo insediamento e poi pubblicizzato a febbraio scorso come cosa fatta?

Sono 4 anni che ci hanno abituati a queste promesse da marinaio.

Come pure per l’assistenza privata accreditata, nonostante l’emendamento alla legge regionale approvato a maggio, nulla è stato risolto.

Attendiamo adesso la convocazione del Consiglio regionale chiesto dalle minoranze per sperare in una soluzione che salvi le strutture private sull’orlo del baratro.

Poi c’è il Crob,in attesa di una guida per cui ormai da troppo, e oggi pure in vista della campagna elettorale, si continua a parlare dell’avviso pubblico per il nuovo dg. Temiamo sia il solito ritornello, o peggio un sistema utile a rimettere in equilibrio la bilancia delle postazioni da assegnare ai vari partiti, in una coalizione a pezzi.

Con la possibilità di affidare la direzione dell’Irccs di Rionero all’ennesimo direttore generale piombato da fuori.

Mentre resta l’interrogativo sul successore di Bortolan.

’Prima i lucani’ è un ritornello che ci ha stancato, viste le criticità vissute dai cittadini e la preferenza per professionalità esterne a cui di questa regione non interessa nulla.

Salvo assicurarsi lauti compensi o i requisiti per maturare pensioni importanti”.