Così, in una nota, il senatore della Lega e capo del Dipartimento per il Mezzogiorno, Pasquale Pepe:
“Roberto Speranza, lucano di nascita, romano di adozione e toscano di elezione, dovrebbe pensare seriamente a fare un passo indietro e rassegnare le dimissioni da ministro della Salute.
La gestione della pandemia da Covid-19, oltre a non essere collegiale, fa dell’Italia uno dei Paesi con il più alto tasso di mortalità nel mondo. E il ministro cosa fa, in questa fase di crisi acuta?
Pensa a come trovare una comoda poltrona pubblica per il suo sodale di partito, Filippo Bubbico, già respinto alle scorse elezioni politiche.
Il ministro Speranza, approdato in parlamento e poi al suo dicastero grazie ad uno zero virgola elettorale, è già reduce da una figuraccia per la nomina alla carica di commissario alla sanità in Calabria di un suo ex compagno di partito, Giuseppe Zuccatelli, poi dimessosi per un video in cui vestiva i panni di tribuno prossimo al negazionismo sanitario.
Ma siccome le tragedie, nel perpetuarsi, virano sulla farsa, ora la stampa ci informa che Speranza avrebbe indicato il nome del suo amico disoccupato politico Bubbico, per di più senza i requisiti per via dell’età, al vertice dell’Acquirente Unico, società controllata dal Gestore dei Servizi Energetici GSE, a sua volta controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Ce n’è abbastanza per far arrossire i peggiori maneggioni della cosa pubblica.
Eppure, Speranza va avanti, mentre dovrebbe guardarsi indietro e riflettere sulla sofferenza in cui versa un intero Paese, per nulla sollevato dal dilettantismo di un Governo che non è in grado di risollevarne le sorti”.