Controlli a tappeto in numerosi esercizi commerciali ubicati nei Sassi di Matera: 180 chili di cibi sequestrati e multe salate.
L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Matera e Potenza da notizia della effettuazione di una intensa attività ispettiva serale-notturna svolta nella zona dei Sassi di Matera con personale civile delle due sedi, affiancato dai militari dei Nil, formato da una ventina di unità.
In particolare sono state “attenzionate” n.13 attività tra i quali pubblici esercizi, ristoranti, pizzerie.
Sono state verificate le posizioni di ben 74 lavoratori.
Nella nota dell’Ispettorato si legge:
“Tale azione ha sortito rilevanti risultati ovvero: rinvenuti 10 lavoratori al nero e quindi sconosciuti alla PA di cui un lavoratore minore.
Sospensione di una attività imprenditoriale per il superamento della percentuale del 20% di lavoro nero sul totale delle unità lavorative impiegate.
Individuati altri 10 lavoratori per i quali sono state evidenziate delle irregolarità varie.
È stato altresì individuato 1 lavoratore impiegato non dotato di regolare “permesso di soggiorno”.
Complessivamente sono state accertate sanzioni per complessivi 35.000 euro.
Sono ancora in corso ulteriori verifiche di natura lavoristica, come pure inerenti il corretto adempimento della vigilanza sanitaria sul personale, ai sensi del d.lgs.81/2008, da parte dei datori di lavoro.
Una ulteriore attività ispettiva, degna di nota, è stata eseguita dal ITL nel territorio Potentino dagli uomini del Nil unitamente al reparto specialistico dei Nas comandati dal Capitano Marra, nell’ambito dei servizi disposti a livello nazionale riguardanti controlli massivi sulla “ristorazione etnica” su antisofisticazioni, controlli igienico sanitari e repressioni del lavoro nero e irregolare, attività supervisionata anche dal Comando Carabinieri Tutela della Salute.
Nello specifico l’attività ha riguardato un ristorante cinese-giapponese per il quale si sono eseguiti controlli sia igienico-sanitari che giuslavoristici, che hanno prodotto importanti risultati.
Sono emerse gravi carenze relativamente al cattivo stato di conservazione di circa 180 kg. di prodotti alimentari vari, per i quali è stato disposto il sequestro.
Anche dal punto di vista strutturale del locale, sono emerse gravi carenze per cui si è reso necessario il coinvolgimento del Dirigente Medico dell’Azienda Sanitaria locale di Potenza, il quale disponeva la “immediata sospensione” dell’attività di ristorazione.
Sono stati riscontrati, inoltre illeciti per 8 lavoratori, travati in servizio, relativamente alla mancata loro sottoposizione alla obbligatoria sorveglianza medico sanitaria.
Si è proceduto quindi a deferire, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Potenza, una cittadina della Repubblica Popolare Cinese, titolare appunto del ristorante etnico in questione, ed elevati importi di alcune migliaia di euro, alla stessa, per diversi illeciti amministrativi”.