Scanzano Jonico, l’ex Sindaco e la sua famiglia ancora vittime di intimidazioni e minacce: ecco cosa è successo

L’ex Sindaco di Scanzano Jonico (MT), Salvatore Iacobellis, e la sua famiglia, ancora oggetto di invettive e offese.

Ecco quanto denuncia:

“Domenica sera mia moglie è stata prima insultata e poi ha subito un tentativo di aggressione, per fortuna l’aggressore è stato trattenuto da avventori di un bar che colgo l’occasione per ringraziare.

Certo mia moglie non è tipo da tirarsi indietro ne ha subite tante in questi anni e certo non si è tirata indietro ne si è fatta intimorire da un siffatto personaggio, ma credo che ormai sia arrivato il momento di iniziare a pensare di farsi una vita altrove.

Le colpe di mia moglie secondo il siffatto personaggio: primo, essere mia moglie; secondo, non dovevamo parcheggiare la macchina vicino a quella del figlio, perché se sai di essere nel mirino devi parcheggiare lontano, perché se ti bruciano la macchina (come in effetti è successo), si deve bruciare solo la tua.

Non è la prima volta che ci tocca subire invettive di questo tipo, già un po’ di anni fa un gruppo di mamme scrisse al prefetto e alla preside della scuola che bisognava costruire un muro per separare i percorsi di ingresso tra me e gli studenti, perché, cito le testuali parole: ‘se lo facessero saltare in aria, la cosa importante che in quel momento sia solo’.

Certo a me dispiace che per colpire me hanno subito danni anche i miei vicini, ma se la mia famiglia a distanza di tempo deve ancora subire tutto questo credo sia arrivato il momento di lasciare“.

Solidarietà è stata espressa da molti cittadini all’ex Primo cittadino.

A questi si è unito Carlo Rutigliano, Segretario del Movimento Giovanile della Sinistra e di Articolo Uno Basilicata:

“Un abbraccio a Salvatore Iacobellis e alla sua famiglia, vittima delle ennesime intimidazioni e vili minacce.

Bisogna dirlo tutti, ad alta voce: siamo al vostro fianco”.

Così il Coordinamento Libera Basilicata:

“Restiamo sconcertati dal racconto di Iacobellis, uno degli uomini e amministratori sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e, soprattutto, una persona che ha sempre avuto la forza e il coraggio di denunciare pratiche che, nella maggior parte dei casi, hanno purtroppo trovato tristi conferme nelle inchieste delle Procure e nel commissariamento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose deciso nel dicembre 2019.

Salvatore Iacobellis sappia che non è solo; a lui e alla sua famiglia non solo esprimiamo solidarietà, ma ci uniamo con forza a quello che egli stesso ha sempre ribadito: prima della mafia bisogna combattere la mentalità mafiosa, che è quella che punta il dito su chi suo malgrado subisce ingiustizie e ritorsioni, anche gravi, e non lo fa contro chi è autore o mandante di tali azioni”.