Ben 4 pullman sono partiti, oggi, dalla Basilicata per manifestare, assieme a Fiom Cgil Basilicata, allo sciopero indetto dai metalmeccanici a Napoli.
Ecco quanto si legge in una nota:
“Al corteo, oltre al segretario generale Fiom Cgil Basilicata, era presente anche il segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa.
A determinare la protesta è la sempre maggiore incertezza sul futuro, vista la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore dell’occupazione, l’aumento degli infortuni e degli incidenti mortali.
Dall’inizio dell’anno sono 300 le morti sul lavoro, un’emergenza nazionale che va affrontata con azioni concrete.
Lavoro e investimenti devono essere rimessi al centro dell’agenda politica.
Sono 160 i tavoli di crisi aperti al ministero dello Sviluppo economico (erano 138 a gennaio), mentre sono passati da 80 a 280 mila i lavoratori che rischiano di perdere il posto, secondo l’esito delle vertenze.
Anche l’utilizzo della cassa integrazione in aprile è aumento del 78 per cento rispetto all’anno prima.”.
Queste le dichiarazioni di Summa e Ricotta:
“Tante le vertenze che investono la Basilicata, come quelle del futuro di Fca e di Ferrosud.
Da Napoli il monito ad adottare politiche industriali che puntino all’innovazione, allo sviluppo e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
Basta con le campagne elettori permanenti.
La condizione dei lavoratori e del lavoro nel nostro Paese è drammatica.
Senza politiche industriali adeguate in Basilicata non può esserci futuro e assisteremo a una progressiva desertificazione produttiva.
Altro che cambiamento, qui si sta gradualmente entrando dentro un vortice inarrestabile di perdita di pezzi importanti della industria italiana.
Anche in Basilicata i rischi di perdere importanti presidi industriali è ormai un rischio sempre più concreto, dalla Ferrosud all’automotive.
Bardi apra subito un confronto per poter dotare la Basilicata di un piano strategico per il nostro sistema industriale e produttivo”