Per alcuni studenti la campanella è suonata già Lunedì 7 Gennaio: a tornare tra i banchi i bambini delle scuole materne, delle elementari e i ragazzi delle medie di quasi tutta l’Italia.
Previsto, dal Governo, per l’11 Gennaio il ritorno in aula al 50% degli alunni delle superiori: decisione che non trova tutti d’accordo.
Diverse infatti le regioni che hanno deciso di inasprire le misure e far slittare la ripartenza per questi alunni.
“Il Sole 24 ore” prova a fare il punto sulla situazione:
“Solo otto regioni si allineano
Per le scuole superiori, il 7 e l’8 la ripartenza è stata da remoto al 100%; mentre da lunedì 11 gennaio gli studenti il governo ha deciso il ritorno in presenza al 50%.
Tuttavia solo tre Regioni (Abruzzo, Toscana e Valle d’Aosta) si sono uniformate alla data di rientro in classe decisa dal governo.
Nelle restanti, il ritorno – sempre al 50% – è stato spostato al 18 gennaio (come in Piemonte, nel Lazio, in Liguria e in Molise) o al 25 gennaio (come in Lombardia e Campania, in Umbria ed Emilia Romagna), o addirittura al 1° febbraio come in Veneto, Friuli Venezia Giulia, nelle Marche, in Calabria (dove è stata disposta la dad alle elementari e medie fino al 15 gennaio) e probabilmente (è attesa l’ordinanza) anche in Sardegna.
Trentino Alto Adige apripista, le superiori tornano in aula
Gli studenti del Trentino Alto Adige sono stati i primi in Italia a tornare in aula nelle scuole superiori.
In Trentino le lezioni sono ripartite in presenza al 50% per 5.589 studenti ed è stato potenziato il sistema dei trasporti con 115 mezzi destinati ai percorsi extraurbani, 20 per le tratte urbane e 40 per il trasporto ferroviario.
«Abbiamo voluto mantenere fede agli accordi presi, nel rispetto della pianificazione condivisa con il mondo della scuola e con le famiglie», ha detto l’assessore all’istruzione della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti.
Anche in Alto Adige 8.149 studenti del secondo ciclo di istruzione, per un totale di 518 classi, sono tornati in aula. Nelle scuole superiori e negli istituti professionali in lingua italiana, tedesca e ladina le attività scolastiche e didattiche si svolgeranno con una presenza in aula dal 50% fino ad un massimo del 75%.
Linea della prudenza dalla Lombardia alla Campania
Più nel dettaglio, In Piemonte gli studenti delle scuole superiori torneranno in classe non prima del 18 gennaio «compatibilmente con l’andamento dell’epidemia».
Anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, visto l’incremento della curva dei contagi da Coronavirus, ha deciso di firmare un’ordinanza per posticipare al 18 Gennaio l’apertura in presenza delle scuole superiori.
In Umbria le superiori potrebbero essere in classe al 50% dall’11 gennaio, tuttavia la Regione sta valutando un ulteriore rinvio, per prorogare la dad almeno fino a metà gennaio.
In Molise il presidente della Regione Donato Toma, ha emanato una nuova ordinanza che dispone la sospensione dell’attività di didattica in presenza per tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado fino al 17 gennaio.
Viene data la facoltà ai sindaci di consentire il prosieguo soltanto per le scuole primarie.
In Campania le scuole riapriranno lunedì 11 gennaio per gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria.
A partire dal 18 gennaio sarà valutata la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.
In Lombardia le lezioni a distanza per gli studenti delle scuole superiori si svolgeranno fino al 24 gennaio: una decisione che è stata assunta nella serata di giovedì 7 gennaio.
Decisioni da prendere in Basilicata e Sardegna
In Puglia il governatore Emiliano ha stabilito la didattica integrata a distanza fino al 15 gennaio per ogni ordine e grado, eccetto esplicita richiesta delle famiglie a seguire le lezioni in presenza.
In Basilicata si sta valutando se far partire le scuole superiori in presenza l’11 gennaio oppure a fine mese.
In Sardegna il ritorno in classe per le superiori, sempre nel rispetto del 50% degli studenti in presenza, non avverrà prima del 18 ma con un’ipotesi concreta che arriva fino al 1 febbraio.
La giunta dell’Emilia-Romagna ha deciso di rinviare al 25 gennaio il ritorno alle lezioni in presenza al 50% nelle scuole superiori.
Una scelta dettata dall’aumento dei contagi e da “uno scenario che evolve in negativo”, spiega la Regione.
Fino al 24 gennaio, quindi, rimarranno aperte, in presenza, materne, elementari e medie, mentre alle superiori le lezioni proseguono al 100% con la didattica a distanza.
E anche in Sicilia è attesa un’ordinanza per continuare con la didattica a distanza nelle scuole superiori”.
Cosa ne penaste?