Ecco quanto spiega la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina:
“Sulle classi pollaio, o classi sovraffollate avevamo presentato una proposta di legge come M5S per limitare il numero di alunni per classe.
Se negli anni abbiamo subito molti tagli sulla scuola, io li ricordo gli 8 miliardi tagliati sulla scuola, non si può in pochi mesi ricostituire tutto ma con la programmazione e i piccoli passi si può raggiungere il risultato.
Già nel 2019-2020 non ci sono stati tagli nell’organico malgrado la denatalità e anche per l’anno scolastico 2020-2021 i tagli non ci saranno: quindi con organico invariato, le 25 mila assunzioni sul sostegno e la denatalità, nel corso di pochi anni riusciremo a tornare ai parametri pre-Gelmini e quindi a non avere classi sovraffollate.
Questo va accompagnato agli investimenti sull’edilizia scolastica: abbiamo bisogno di ambienti nuovi; le classi meno affollate porteranno ad una qualità dell’istruzione più alta.
L’idea di classi meno affollate passa da due principi sostanzialmente far sì che l’organico docente non soltanto non diminuisca ma aumenti (e lo stiamo facendo) e dall’altra gli investimenti sull’edilizia scolastica.
Ma c’è bisogno di tempo e programmazione.
Credo che questo porterà ad una qualità dell’istruzione più alta e credo che l’Italia ne abbia bisogno.
L’istruzione è l’investimento più vantaggioso di un Paese questo non può che fare bene anche alle casse del Paese e può considerarsi un buon inizio e un cambio di passo su istruzione, università e ricerca.
Spesso la scuola non viene disegnata bene ma io so quanta bellezza c’è nelle scuole, che va raccontata: il ministero ha deciso di raccontarla e abbiamo pensato al progetto Noi siamo le scuole”.