“Si rilanci e rimetta al centro il patrimonio costituito dalla best pratica di Matera capitale Europea della cultura”. La proposta

E’ da tutti riconosciuto che il brand Matera Cultura oramai ha uno standing internazionale.

I prestigiosi riconoscimenti di Patrimonio dell’UNESCO e soprattutto di Capitale Europea della Cultura 2019 hanno rappresentato non solo momenti di riscatto economico e sociale, ma hanno segnato la crescita della Basilicata nel suo complesso.

Questo patrimonio di competenze, di relazioni e di professionalità non può essere archiviato nel baule della buona memoria.

“Al contrario, le Istituzioni hanno il dovere di portare avanti questa esperienza e di innovarla guardando al futuro.

La Regione Basilicata, già negli anni scorsi, nell’ambito della Strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente 2014-2020 – S3, e proprio in coincidenza del percorso di Matera a capitale europea della cultura, aveva individuato il settore cultura come uno degli asset strategici per la crescita e lo sviluppo territoriale insieme ad altre aree quali l’aerospazio, la bioeconomia, l’energia e l’automotive.

In seguito a ciò la nascita del cluster delle industrie creative, denominato “Basilicata Creativa”, ha segnato un punto di non ritorno nel campo della aggregazione delle imprese creative lucane e del loro rapporto con l’Università, il mondo della ricerca e della produzione e con lo stesso territorio lucano.

Abbiamo ritenuto pertanto necessaria una legge per la costituzione di una “Zona Economica Speciale – ZES Cultura” della Basilicata al fine di agevolare le imprese già localizzate e che intendono insediarsi nella città di Matera“.

È quando hanno dichiarano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Marrese, Cifarelli e Lacorazza ed il Segretario regionale Giovanni Lettieri nel corso della presentazione questa mattina a Matera di una specifica proposta di legge regionale.

Continuano i Consiglieri regionali:

“Abbiamo deciso di presentare una proposta di legge aperta al contributo di tutti purché si arrivi all’approvazione di una norma regionale che rilanci e rimetta al centro il patrimonio costituito dalla best pratica di Matera capitale Europea della cultura.

In questi ultimi anni si sono succeduti troppe dichiarazioni d’intenti, ma di fatto tutto l’asset della Cultura regionale è stato trascurato o comunque non è stato adeguatamente sostenuto.

Siamo convinti che investire in cultura è una opportunità e non un costo.

In un periodo in cui si palesano strampalate idee secessionistiche, la cultura è un elemento che unisce la Basilicata nella sua storia, nel presente e per il suo futuro.

Insieme al rilancio della Fondazione Matera-Basilicata 2029 la ZES Cultura può rappresentare la vera legacy, ovvero l’eredità dell’esperienza di Matera 2019 verso il futuro, da condividere insieme a tutti gli attori istituzionali a partire dai Comuni.

Ci proponiamo di poter avviare una discussione che metta al centro quanto accaduto in questi anni e quanto la cultura, le imprese culturali e tutti gli operatori possono ritrovarsi in questa dimensione.

La Proposta di Legge si fonda su tre “pilastri”:

  • il primo basato sulla migliore fruizione da parte dei flussi di turismo culturale del patrimonio storico, architettonico, archeologico e culturale presenti in tutta la Basilicata;
  • il secondo rivolto alla creazione di condizioni di contesto opportune per l’attrattività di investimenti produttivi favorevoli alla valorizzazione della città di Matera;
  • il terzo fondato sulla valorizzazione della relazione tra la città di Matera e le aree interne.

Il cambio di passo rispetto al rapporto tra centro e periferia rappresenta uno degli obiettivi strategici per contrastare i fenomeni di spopolamento e di abbandono di vaste aree territoriali che per anni hanno custodito tradizioni, cultura e socialità”.