Sindaco di Pomarico denuncia: “Comuni ignorati, preoccupazioni per ricadute sui cittadini”. Ecco cosa sta succedendo

Di seguito una nota diffusa dal Sindaco di Pomarico (MT), Francesco Mancini:

“Nei giorni scorsi l’Amministratore Unico di Egrib, subito dopo la nomina del Commissario liquidatore del Consorzio Industriale della Provincia di Potenza, con proprio decreto in attuazione della L.R. n. 7/2021, ha provveduto ad affidare ad Acquedotto Lucano in concessione in uso gli impianti di accumulo, sollevamento, trattamento, distribuzione, depurazione delle acque e dei reflui industriali e le reti di distribuzione di acqua ad uso industriale e di collegamento reflui siti nelle aree industriali della provincia di Potenza.

Non è un mistero che una parte importante dei debiti accumulati nel tempo dal Consorzio Industriale di Potenza sia stato dovuto proprio alla antieconomica gestione degli impianti idrici e di depurazione e che pertanto, in mancanza di chiarimenti sull’effettivo ruolo che le leggi attribuiscono ad Egrib ed alla stessa Aql, è naturale che più di qualche preoccupazione sulle ripercussioni che il carico della gestione anche degli impianti industriali siti in provincia di Potenza potrebbero avere sulla tariffa a carico di tutti i cittadini esiste, ed è forte.

È sembrato innaturale a me ed ad altri colleghi sindaci che la vicenda della nascita di ApiBas, la società per azioni che prenderà il posto dei consorzi industriali di Potenza e Matera, ed il passaggio ad Aql della gestione degli impianti industriali per il tramite di Egrib abbia visto fino a questo momento i sindaci totalmente estranei a qualunque informazione e decisione.

Eppure Egrib ha una ‘base sociale’ costituita esclusivamente dai comuni lucani ed Acquedotto Lucano è una SpA partecipata dalla Regione Basilicata e dai 131 comuni lucani.

Sia la L.R. n. 7/2021 che i decreti dell’Amministratore Unico di Egrib appaiono come estreme forzature sia dal punto di vista della leale collaborazione tra istituzioni e sia perché sono in ‘molti’ a nutrire forti perplessità sulla validità dei decreti che potrebbero essere viziati da illegittimità.

Visti i presupposti e soprattutto l’importanza che questi passaggi possono riservare a tutti i cittadini della Basilicata e per essi ai comuni, ad iniziare da quelli della Provincia di Matera, ho proposto nell’ultimo consiglio provinciale di valutare l’ipotesi di strutturare un ricorso per fare chiarezza sulla procedura consumata nella costituzione di ApiBas-Spa, così come sarebbe opportuna ed urgente una assemblea di Egrib e di Aql.

Credo che sia lecito cercare di salvare il consorzio industriale di Potenza, ma quello che non vedo lecito, non solo nella procedura consumatasi in queste ultime settimane, è quello, tra le altre cose, di coinvolgere un sano e stabile consorzio industriale come quello di Matera.

È opportuno che noi sindaci del territorio facciamo fronte comune, viste anche le ferme intenzioni del Sindaco di Matera e di tanti altri sindaci, nel fare chiarezza su questa questione e cercare di evitare un altro scivolone da parte della Regione Basilicata che andrebbe a ‘condizionare’ negativamente l’intero territorio regionale e segnatamente quello materano”.