Si è svolto oggi in Regione Basilicata, a Potenza, l’incontro tra i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fim, Fiom e Uilm e l’assessore regionale alle Attività Produttive, Alessandro Galella, per discutere della situazione produttiva e del futuro occupazionale dell’area industriale di Melfi e dello stabilimento Stellantis.
Affermano in un Comunicato Angelo Summa, segretario generale della Cgil Basilicata e Giorgia Calamita, della Fiom Cgil Basilicata:
“Come sindacati abbiamo sollevato le preoccupazioni rispetto alla crisi che il settore dell’automotive e della componentistica sta vivendo a causa del calo produttivo dovuto a una serie di fattori: da un lato le imprese che non hanno investito per tempo nella transizione ecologica, dall’altro la pandemia e la mancanza di componenti a cui oggi si aggiunge la guerra in Ucraina.
Tutti fattori che stanno impattando pesantemente sulle condizione salariale e di lavoro perché, in assenza di programmazione delle produzioni, l’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali crea forte incertezza sui livelli occupazionali.
All’incontro abbiamo espresso la necessità che le istituzioni regionali investano nell’automotive, settore trainante dell’economia regionale e che in particolare gli investimenti e la programmazione siano indirizzati alla formazione dei lavoratori, all’innovazione del prodotto e alle infrastrutture dell’area industriale di Melfi, affinché possa essere superata la monocommittenza e sia favorita la competizione nel mercato globale.
Abbiamo chiesto un’accelerazione degli interventi perché si possa governare il processo di transizione e arrivare al 2024, anno in cui nello stabilimento di Melfi partirà la produzione dei quattro nuovi modelli così come stabilito dagli accordi di Giugno 2021, con il giusto sostegno ai lavoratori a garanzia dei livelli occupazionali, tenuto conto che a Giugno gli ammortizzatori sociali finiranno.
È già in atto da parte delle aziende una riorganizzazione che sta determinando una riduzione dei costi che impatta sulla riduzione del salario e sul peggioramento delle condizioni di lavoro, producendo inevitabilmente frammentazione, precarietà, ricorso agli appalti e una delocalizzazione fuori regione con un abbassamento dei diritti.
Chiediamo pertanto l’apertura di un tavolo nazionale e regionale sull’automotive e sulla componentistica affinché vengano adottate politiche industriali del settore che possano dare risposte al territorio, garantendo piena capacità produttiva dello stabilimento di Melfi e piena occupazione.
Serve un piano straordinario di investimenti per favorire l’innovazione e la diversificazione e ridurre i costi energetici.
L’assessore si è reso disponibile a tenere alta l’attenzione sul tema e a trovare investimenti per superare le criticità sollevate.
Il tavolo regionale si aggiornerà il prossimo 3 Giugno, alla presenza della parte datoriale.
Le preoccupazioni tuttavia permangono.
Attualmente l’intera componentistica non ha ancora acquisito le commesse per il nuovo piano industriale che prevede la produzione a Melfi dei quattro modelli elettrici.
La Cgil e la Fiom Cgil Basilicata, a fronte del ricatto occupazionale, continueranno pertanto a rivendicare nel rapporto con le aziende la necessità di investire e di non ridurre i diritti.
Nei prossimi giorni sono in programma una serie di assemblee con i lavoratori e le lavoratrici per decidere quali ulteriori azioni mettere in campo”.