Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha inviato una lettera:
- al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi;
- alla ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna;
- al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Obbiettivo: sollecitare l’impegno del Governo a sostegno dell’industria automobilistica in Italia e nel Sud.
Nella lettera, condivisa con sindacati e Confindustria, Bardi scrive:
“Dopo i primi entusiasmi seguiti alla nascita di Stellantis e alle rassicurazioni fornite dal management del nuovo soggetto prodotto dalla fusione FCA–Peugeot, è cresciuto il timore che alcune prime ricadute sullo stabilimento lucano possano rappresentare il preludio di un più complessivo ridimensionamento delle attività produttive con le inevitabili ricadute sull’intera filiera di fornitura.
Risulta quanto mai necessario, in un momento come questo, preservare e rilanciare la centralità di Melfi (PZ) all’interno del nuovo piano industriale.
Risulta essenziale la definizione di una nuova politica italiana dell’automotive che confermi e valorizzi la strategicità di questo settore e della mobilità privata.
Una politica che, innanzitutto, dovrà dispiegarsi in un maggiore protagonismo a livello nazionale sul tema automotive, in grado di andare oltre il sostegno della domanda con l’adozione di scelte più audaci e determinanti dei fattori e degli strumenti a supporto della competitività dei sistemi territoriali e delle relative componenti costitutive.
In altre parole occorre ripensare in modo globale alla filiera dell’auto supportandone l’evoluzione e l’innovazione con adeguati investimenti per lo sviluppo di reti adeguate all’auto del futuro.
Chiedo al Governo di sostenere il settore con provvedimenti mirati per la riconversione delle produzioni attraverso investimenti in transizione digitale ed ecologica, per il miglioramento continuo dei processi produttivi e al fine di saturare la capacità produttiva degli stabilimenti italiani, a partire da quello di San Nicola di Melfi: in altri termini è doveroso considerare, nel quadro del prossimo Piano nazionale per il rilancio e resilienza, il quadro d’insieme che il settore necessita in questa particolare e delicata fase di transizione con il rafforzamento dello stabilimento di Melfi e il suo radicamento permanente sul territorio.
Ribadisco l’idea già prevista dalla Regione nelle proposte progettuali inviate in conferenza Stato – Regioni da inserire nel PNRR, ovvero il Piano strategico del Polo dell’automotive di Melfi che consenta di potenziare gli investimenti in ricerca e innovazione tecnologica, migliorare il contesto insediativo dell’area industriale, attivare la ZES al fine di attrarre investimenti di nuove imprese, rafforzare infrastrutturazione trasportistica dell’area, puntare sulla formazione per assicurare un adeguato ricambio negli organici aziendali”.