Riceviamo e pubblichiamo il report prestato questa mattina in conferenza stampa dalla Fim Cisl nazionale sulla produzione negli stabilimenti italiani del gruppo Stellantis nel 1° semestre, con un focus sullo stabilimento di Melfi.
I dati sono stati illustrati dal segretario nazionale Ferdinando Uliano:
“I dati della produzione del 1° semestre 2021 segnano una crescita del +59,9% rispetto al dato relativo all’anno precedente.
Secondo i dati rilevati nel corso di quest’anno sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 407.846 unità contro le 254.992 del 2020.
La crescita dei volumi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è dovuto in gran parte per effetto della pandemia; il blocco delle produzioni durante il lock-down del 2020 ha pesato molto, più della flessione attuale del mercato in Europa e degli stop causati dalla mancanza dei semiconduttori.
Se invece i dati di produzione li rapportiamo al periodo pre-covid e quindi al 1° semestre 2019 la situazione è tutt’altro che positiva.
In particolare si riscontra un – 10,5% complessivo rispetto ai 455.817 veicoli prodotti nel 2019, con un dato differenziato tra auto e veicoli commerciali: le auto con un -20,4% (dato 2019 306.601) e i veicoli commerciali con un +9,8% (dato 2019 149.216).
L’unico stabilimento auto con un dato positivo rispetto al periodo pre-covid è quello del Polo Produttivo Torinese, determinato dai volumi della nuova 500 Bev full electric entrata in produzione ad ottobre 2020.
Le autovetture prodotte rappresentano il 60% del totale dei veicoli prodotti, mentre i veicoli commerciali, prodotti in un solo stabilimento, rappresentano il 40%.
La situazione del mercato con le flessioni riscontrate in Italia (-18,31% vs 2019) e in Europa e i continui fermi produttivi a seguito della mancanza di semiconduttori, stanno condizionando le produzioni.
Una situazione che potrebbe migliorare nella seconda parte del 2021, in particolare con il rifinanziamento degli ecoincentivi per le auto a basso impatto inquinante, che nel secondo semestre dello scorso anno aveva dato risultati positivi.
Nei dati di produzione di Stellantis dell’ultimo semestre del 2020 aveva influito positivamente anche il lancio delle nuove produzioni della 500 bev e della Jeep Compass.
Nel 2021 non ci saranno lanci di produzioni che peseranno positivamente in maniera significativa.
La supersportiva Maserati MC20 prodotta a Modena è un prodotto molto di nicchia con quantità contenute e la Maserati Grecale, ai nastri di partenza nello stabilimento di Cassino, entrerà in produzione nella parte finale del 2021 e quindi darà il suo maggior contributo nel 2022.
Questa situazione porterà inevitabilmente ad un continuo utilizzo degli ammortizzatori sociali in tutti gli stabilimenti dell’auto con la sola eccezione dello stabilimento modenese..
• Situazione investimenti piano industriale FCA Italy 2019-2021.
Siamo nella fase avanzata del completamento dei 5,5 miliardi di investimenti previsti nel piano industriale di FCA per il periodo 2019-2021.
Anche negli ultimi incontri con i vertici di Stellantis Europe Enlarged sia a Mirafiori, che presso il Ministero dello Svilluppo Economico abbiamo avuto rassicurazioni che gli investimenti verranno ultimati.
Il vecchio piano di FCA ha riguardato una serie di investimenti: dai nuovi modelli alle nuove motorizzazioni ibride e elettriche, nuove trasmissioni e cambi, alla produzione di Batterie, ad importanti restyling sui prodotti.
Il 2021 è caratterizzato dal completamento degli investimenti per le produzioni del Ducato elettrico; i restyling su Compass, Giulia, Stelvio e Ducato; le versioni ibride Mhev di 500x, Levante.
I nuovi lanci di produzioni sono rappresentati dalle due nuove Maserati: la Mc20 in produzione a Modena da aprile 2021 e a fine anno dal SUV Grecale nello stabilimento di Cassino.
Bisognerà invece aspettare i primi mesi del 2022 per il lancio delle nuove produzioni di Alfa Romeo Tonale (anche nelle due versioni ibride) a Pomigliano d’Arco e delle due Maserati GT e GC a Mirafiori.
Il 2020 era stato invece stato caratterizzato dai lanci di produzione della Panda Ibrida, della nuova Jeep Compass anche in versione ibrida Phev, di Jeep Renegade ibrida Phev, della nuova 500 elettrica, il lancio della Ghibli Ibrida verso la fine dell’anno e i restyling su Maserati Levante e Quattroporte.
Sono stati inoltre realizzati gli investimenti nel nuovo Centro di distribuzione Mopar di Rivalta, nello sviluppo delle motorizzazioni di Cento, Termoli e Pratola Serra, nelle trasmissioni e cambi a Verrone.
• Situazione negli Stabilimenti delle produzioni finali – Melfi (PZ)
Nel 2020 la sola produzione di Melfi ha rappresentato la metà delle autovetture prodotte da FCA.
Dato che viene confermato anche nei primi sei mesi del 2021 con il 46,3% delle auto prodotte.
Con 112.976 vetture lo stabilimento lucano ha incrementato la propria produzione del 37,5% rispetto al 2020, condizionato dalla fermata covid-19.
Il dato produttivo rimane però al di sotto del 26% rispetto al primo semestre 2019 pre-covid, dove le produzioni avevano raggiunto le 152.767 unità.
La situazione di flessione del mercato Italiano e Europeo, i fermi produttivi generati dalla mancanza dei semiconduttori hanno certo pesato sui risultati dello stabilimento.
Nel dettaglio le produzioni della Jeep Compass hanno raggiunto le 29.496 unità, la Jeep Renegade 48.694, la Fiat 500x 34.586.
E’ stimabile che il dato finale annuo supererà le 229.000 unità del 2020, ma difficilmente raggiungerà il dato produttivo del 2019.
L’aumento dell’uso della cassa integrazione nei primi sei mesi del 2021 e il ricorso a numerose fermate produttive ha certamente condizionato i volumi produttivi.
Lo stabilimento di Melfi è stato al centro del confronto tra le organizzazioni sindacali, il gruppo Stellantis e il Ministero dello Sviluppo Economico in merito alle prospettive future del sito produttivo, nello specifico dei piani futuri di Stellantis e per le preoccupazioni di un ridimensionamento della capacità produttiva dello stabilimento.
Il confronto che si era aperto con un incontro in sede aziendale a Mirafiori nel mese di aprile, è poi proseguito in sede ministeriale con il coinvolgimento del Governo e completato con un accordo sindacale in sede locale.
Nello specifico il gruppo Stellantis ha anticipato l’assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma Bev STLA Medium, con un’autonomia fino a 700 km e dal 2024 verranno sviluppati quattro nuove vetture completamente elettriche e multibrand, che affiancheranno le attuali produzioni, assicurando prospettive positive per il futuro. Si è inoltre dettagliata la riorganizzazione che riguarderà l’area produttiva.
In particolare si tratta di un potenziamento in una linea produttiva delle due attuali, con una capacità produttiva intorno alle 400.000, e la creazione di un’area specifica per l’assemblaggio delle batterie, le produzioni di nuovi componenti nelle unità Presse e Plastica e un intervento nella area lastratura.
L’accordo ha poi definito interventi di formazione professionali, modalità di incentivazione ad adesione volontaria per evitare esuberi e licenziamenti, oltre ad un’intesa che attraverso il contratto di solidarietà accompagnerà la fase di criticità del mercato e la preparazione alle future produzioni, attuando una equa ripartizione della riduzione dell’orario in modo di ridurre gli impatti negativi sul reddito”.