Stigliano, potenziamento ospedale: unità valutativa dell’Alzheimer e ambulatorio di prevenzione oncologica tra le richieste! I dettagli

Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Basilicata la mozione a firma del capogruppo di Iv, Luca Braia, riguardante l’istituzione di un Ospedale di zona disagiata, area Montagna – Collina Materana, presso l’Ospedale di Stigliano (MT).

Con il documento si impegna il Presidente Bardi e la Giunta regionale ad implementare i servizi erogati dall’Ospedale distrettuale “S. Peragine” di Stigliano (MT), in ossequio alla Strategia nazionale aree interne, nelle linee di intervento aggiuntive e non sostitutive di quelle ad oggi esistenti.

La richiesta riguarda:

  • l’istituzione di una unità valutativa dell’Alzheimer;
  • l’investimento di risorse ulteriori, rispetto a quelle previste nella Strategia, per trasformare il centro per malattie neurodegenerative (Alzheimer) da semiresidenziale in residenziale;
  • l’istituzione di centri di raccordo territoriali per la salute, di un ambulatorio di prevenzione oncologica (ciò consentirebbe di individuare la malattia ad uno stadio precoce e con margini di cura maggiore, prevedendo visite specialistiche nutrizionali e di prevenzione oncologia, incontri informativi sui corretti stili di vita per la prevenzione di malattie oncologiche, esami diagnostici ecografici)”.

Con la mozione si chiede, altresì, di “applicare quanto previsto dal D.M- 70 attraverso una rivisitazione del piano sanitario regionale per l’Ospedale di Stigliano che si sostanzia in una attenzione per le emergenze/urgenze e per la prevenzione e cura; l’istituzione dell’Ospedale di Pronto Soccorso presso il nosocomio ‘S. Peragine’ di Stigliano, previsto per le zone disagiate.

Indipendentemente e in subordine alla istituzione di un Ospedale di Pronto Soccorso:

  • rendere efficiente il punto di primo intervento presso l’Ospedale distrettuale con l’implementazione di apparecchiature e strumenti diagnostici;
  • riattivare il laboratorio di analisi; potenziare ed efficientare gli ambulatori;
  • innalzare i servizi territoriali;
  • realizzare la rete dell’assistenza territoriale;
  • riattivare l’area assistenziale post-acuzie (lungodegenze);
  • rafforzare la continuità assistenziale tra Ospedale e strutture intermedie: la centrale operativa regionale (il DM 70/2015 prescrive non solo di potenziare le strutture territoriali ma anche la loro organizzazione in rete;
  • implementare i posti letto dell’hospice dagli attuali 8 ai previsti 18, con conseguente ed inevitabile incremento della dotazione organica e trasformare l’unità semplice in unità operativa complessa;
  • incrementare i posti letto per cronici del reparto di lungodegenza riabilitativa;
  • eseguire indagini endoscopiche;
  • rendere maggiormente efficiente l’U.O.C. di radiologia;
  • adeguare l’elisuperficie al volo notturno;
  • implementare gli ambulatori specialistici prevedendo ambulatori di: cardiologia, pneumologia, endocrinologia, urologia, ginecologia, prevenzione oncologica e oncologia”.

Nella premessa del documento viene evidenziato che “L’amministrazione comunale di Stigliano, in due distinte occasione, una il 5 Ottobre 2017 – Giunta Pittella – e l’altra il 27 Giugno 2019 – Giunta Bardi – è stata sentita dalla IV Commissione regionale ed ha chiesto l’applicazione del D.M. 70 che prevede l’istituzione di un Ospedale di zona disagiata avendo l’area i requisiti previsti dalla legge: la distanza dai Dea di riferimento e l’assenza di una elisuperficie per il volo notturno; la evidente e ingiustificabile disparità che esiste tra Asp e Asm nella erogazione di servizi e l’incapacità di quest’ultima di assicurare i livelli essenziali di assistenza che rendono indispensabili interventi correttivi; l’area della montagna collina materana è stata prescelta dal Comitato nazionale Snai (Strategia nazionale aree interne) come area pilota di un piano che, per aumentare la resilienza, mira al potenziamento dei servizi, quali mobilità, istruzione e sanità e, relativamente a questa ultima, si evidenziano gli interventi previsti dall’APQ: infermiere di comunità e centro Alzheimer(residenziale)”.