E’ arrivato per ora lo stop del governo a qualsiasi proroga delle misure del Superbonus 110%.
Questo è ciò che emerge dalla riunione di maggioranza alla Camera sul dl Aiuti che dovrebbe approdare in aula Giovedì.
Motivo principale dello stop è la constatazione che i fondi per il Superbonus 110% sono già finiti.
I 33,3 miliardi stanziati dal governo per agevolare gli interventi edilizi sarebbero dovuti durare fino alla fine del 2022, ma al 31 Maggio sono stati prenotati già 33,7 miliardi.
C’è però la disponibilità a verificare la possibilità di allargare le maglie del meccanismo delle cessioni, ampliandolo ad altri soggetti oltre alle banche, con la sola esclusione delle persone fisiche.
Si tratterebbe di un’apertura molto ampia, che permetterebbe alle imprese che hanno già avviato i propri interventi edilizi di sbloccare l’attuale fase di stallo totale che ha seguito l’annuncio dell’esaurimento dei fondi di qualche settimana fa.
Durante la riunione non si è però riusciti a siglare un’intesa.
Viene infatti sancito il no dell’esecutivo a mettere in campo altre risorse ma alcuni rappresentanti dei gruppi parlamentari chiedono più tempo per le villette, case popolari e gli spogliatoi degli impianti sportivi.
I partiti insistono inoltre per una revisione del meccanismo che punta a rendere più efficienti e sicure le abitazioni.
D’altra parte bisogna anche prendere in considerazione le migliaia di imprese sofferenti per i crediti incagliati a fronte di lavori già avviati e si sta dunque lavorando a una soluzione che sblocchi l’impasse del settore.
Tanti i costruttori che dicono di rischiare il fallimento per i mancati incassi.
Secondo fonti del ministero dell’Economia, rilassare i vincoli sulla cessione dei crediti dai bonus edilizi è tra le poche opzioni su cui il governo e la maggioranza potrebbero trovare un accordo, ma si dovrà trovare un modo di minimizzare i rischi di frodi e truffe, che sono finora state numerose e significative.