Studenti della secondaria Nicola Festa di Matera alla scoperta del percorso dell’acqua. L’iniziativa

Venerdì 11 aprile le classi 1B e 2B hanno proseguito l’interessante percorso formativo iniziato la scorsa settimana con il prof. ing. Ruggero Ermini dell’Università degli Studi della Basilicata.

Dopo la lezione in Università, studenti e docenti si sono spostati sul campo, concentrandosi sul concetto di bacino idrografico e su come gli interventi dell’uomo possano modificare — e talvolta stravolgere — la regimazione delle acque, con effetti a volte migliorativi, ma spesso distruttivi.

Partendo dalla collina di Lanera, attraversando il piano e gli antichi rioni dei Sassi, tappa dopo tappa, gli alunni hanno evidenziato sulla mappa tutti gli elementi caratteristici del paesaggio e del bacino idrografico della città: compluvi, linee spartiacque, aree permeabili e impermeabili.

In questo modo hanno potuto percepire come il “viaggio” di due gocce d’acqua, anche se cadute a pochi millimetri di distanza, possa seguire percorsi completamente diversi e lontani tra loro, generando anche effetti molto differenti sul territorio e sulla vita dell’uomo. Si è trattato di una esperienza concreta, colorata e partecipata, che ha permesso agli studenti di toccare con mano il rapporto tra territorio, acqua e attività umana.

A guidare e accompagnare i ragazzi ci sono stati i docenti Saverio Tarasco, Silvia Palumbo, Ornella Altamura e Tiziana Colucci.

Un ringraziamento speciale va alla prof.ssa Aurelia Sole dell’Università degli Studi della Basilicata, che ha reso possibile questa iniziativa.

È stata lei il ponte tra due realtà che possono sembrare lontane — la scuola secondaria di I grado e l’università — ma che si sono dimostrate vicine e perfettamente integrate grazie a tematiche condivise come lo studio del territorio.

I ragazzi, pur nella loro giovane età, hanno saputo interagire con curiosità, attenzione e spirito critico. Il confronto si è rivelato educativo, stimolante e profondamente positivo per tutti i partecipanti.

Un sentito grazie anche all’ingegnere Ruggero Ermini per l’attenzione e la professionalità dimostrate verso questi piccoli allievi, che ha trattato con rispetto e coinvolgimento, nella speranza che un giorno possano diventare suoi studenti a pieno titolo.