Antonio Di Matteo, consigliere comunale di MuoviAmo Tursi, denuncia:
“In data 18/04/2023, MuoviAmo Tursi scriveva via PEC alla Direzione Generale dell’Anas a Roma e alla Struttura territoriale a Potenza segnalando la condizione di degrado del manto stradale e la presenza su alcuni viadotti di giunti dissestati, nonostante le riparazioni di pochi mesi prima, in alcuni tratti della SS 653 Sinnica sul territorio di Tursi, Colobraro e Valsinni.
Inoltre, richiedeva un immediato intervento al fine di ripristinare le condizioni minime di sicurezza lungo i tratti di Sinnica indicati.
Siamo certi che i tecnici dell’ANAS sapessero già di tali criticità ma non le ritenevano tali da compromettere la normale funzionalità dell’arteria stradale.
Invece, il grande caldo delle scorse settimane ha compromesso la stabilità dei giunti tanto da sollevarli rispetto al piano stradale, costringendo l’ANAS a posizionare ben 5 semafori su tutta la Sinnica.
Il caldo è solo la causa scatenante di un degrado strutturale che l’ANAS in questi mesi non ha sanato.
Come il crollo del ponte Morandi a Genova non è stato causato dal mezzo pesante in transito o dal fulmine, ma dalla carenza nel sistema di prevenzione e manutenzione.
Ogni giorno la rete viaria dell’ANAS viene monitorata in prima persona da tecnici specializzati che sono tenuti anche al controllo della presenza di incidenti stradali o carcasse di animali sulla carreggiata.
Quindi l’ANAS non ha alcuna attenuante per un comportamento grave che sta pesando sulla quotidianità di tutti noi automobilisti.
Inoltre, il transito in questo periodo di numerosi turisti, che non conoscono la presenza dei cantieri, aumenta il rischio di tamponamenti o incidenti frontali.
Oggi abbiamo scritto al Prefetto di Matera e Potenza perché i ritardi nel ripristino della normale percorribilità della Sinnica, e quindi il perdurare dei semafori, rappresentano una condizione di pericolo immediata e diretta, soprattutto nelle ore notturne, per un numero indefinitivamente grande di automobilisti, tra cui molti turisti”.