Importanti novità sulla cessione del credito e sulle sanzioni per chi non rispetta controlli e regole del superbonus 110%.
Come riporta Money:
“A dare maggiori informazioni a riguardo è Federico Freni, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze.
Non ci sono condoni in arrivo, specifica il sottosegretario.
Per sbloccare il superbonus 110%, però, servono almeno 10 miliardi.
In questo momento il 110% è ciò che blocca la conversione in legge del decreto Aiuti bis.
L’esame degli emendamenti, infatti, è slittato a domani 13 settembre.
La proposta verrà presentata è stata presentata ieri 12 settembre, quindi alla vigilia del voto sul decreto Aiuti.
Cosa cambia?
Con la proposta del sottosegretario Freni viene circoscritta la responsabilità: solo chi non ha operato in modo diligente verrà sanzionato.
L’obiettivo è, oltre a sbloccare i crediti, non far pagare le conseguenze della burocrazia e dei continui cambiamenti normativi a oltre 30mila aziende del settore edilizio, condomini e famiglie.
Sul superbonus 110% continua a essere difficile trovare un’intesa: c’è chi lo vuole depotenziare, provando a salvare il salvabile, e chi spinge per continuare a investire nella misura.
In questo momento, però, sono migliaia le imprese edilizie che si trovano impantanate nella palude della burocrazia.
Per non parlare dei lavori iniziati e interrotti, e che ora sono cantieri a cielo aperto.
La proposta del sottosegretario Freni è quella di sbloccare la cessione del credito facendo però più controlli, che portano a sanzioni mirate.
‘Non vanno penalizzate le aziende oneste’, ha dichiarato in un’intervista al Messaggero.
Vanno cambiati i parametri della responsabilità solidale.
Ha dichiarato Freni:
‘Chi ha fatto il proprio dovere non deve avere responsabilità: valorizzando la diligenza si può interrompere la catena della responsabilità solidale e ridare ossigeno alla circolazione dei crediti, proteggendo al contempo il Paese dalle frodi. Paga solo chi non ha fatto i controlli dovuti‘.
Attualmente, le sanzioni vanno da 2.000 a 15.000 euro per i tecnici che rilasciano attestazioni o dichiarazioni infedeli.
Per il visto di conformità, invece, le sanzioni vanno da 258 a 2.582 euro.
Oltre alla cessione del credito c’è un altro problema che blocca il superbonus 110%: il caro-materiali.
Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, ha detto al Messaggero:
‘Ben venga questa proposta (quella di Freni, ndr) perché il settore rischia di pagare un prezzo altissimo, ma è altrettanto urgente che nel Dl Aiuti ci sia una soluzione per sbloccare gli acconti per il rincaro dei materiali, che stanno strangolando le aziende.
Sembra la tempesta perfetta tra l’impossibilità di monetizzare i crediti d’imposta e il fatto che non si è visto un euro per far fronte all’esplosione dei costi.
L’esecutivo deve muoversi‘.
Sono mesi, infatti, che le imprese aspettano l’erogazione dei fondi stanziati come aiuto per contrastare l’aumento delle materie prime.
Secondo Prometeia, società italiana di consulenza, sviluppo software e ricerca economica per banche, assicurazioni e imprese, negli ultimi sette mesi l’acciaio impiegato nel calcestruzzo è aumentato del 55%, il pvc del 43% e il bitume del 49%.
Poi bisogna tenere in considerazione gli aumenti relativi al caro energia, con un maggior costo di circa il 35% rispetto a quanto previsto, solo pochi mesi fa, sulla base dei prezzari più aggiornati”.
E voi, cosa ne pensate?