Alla nostra Redazione un cittadino lucano ha raccontato la sua quarantena e il problema verificatosi con il risultato di un tampone: credeva di essere tornato negativo, ma in realtà era ancora positivo.
Una situazione simile, seppur diversa nella dinamica, è accaduta ad una signora lucana che racconta alla nostra Redazione:
“Salve,
sono una cittadina lucana.
Ho 35 anni e ho 2 bimbi piccoli.
Il mese di Marzo è stato uno dei più brutti della mia vita.
Ero a lavoro quando abbiamo la chiamata dalla segreteria che una collega che è stata fino a poche ore fa con noi è risultata positiva.
Da lì il panico.
Premetto che sono un’Italiana che da un anno è sempre attenta a tutto: dispositivi, igienizzante, distanza più di 1 metro e faccio da più di un anno casa, lavoro.
In più non sono mai stata vicino la collega risultata poi positiva.
Torno a casa con mascherina, mi faccio una doccia, procedo al lavaggio di tutto l’abbigliamento che avevo indossato a lavoro compreso giubbino e borsa.
Aspetto una chiamata da lavoro per poter fare un tampone ma mi rispondono che non dovevamo farlo noi colleghi dato che non si trattava di contatto diretto.
Tuttavia poiché ho dei bambini decido di farlo ugualmente e lo prenoto all’Asp.
Una volta finito, gli infermieri mi dicono che se fossi risultata positiva mi avrebbero chiamato stesso nel pomeriggio.
Così attendo.
Nel pomeriggio nessuna chiamata.
Il giorno seguente verso le ore 19:00 ricevo una chiamata dove mi dicono:
‘Signora lei è positiva’.
Io tremante, mi faccio prendere dal panico.
Mi isolo in una stanza per ben 15 giorni senza nessun sintomo, nemmeno l’ombra.
Mi chiamano dall’Asp per informarmi che il giorno seguente devo farmi il tampone.
Mi presento e mi sottopongo al tampone molecolare.
Aspetto la Notizia il giorno seguente e mi dicono che sono negativa.
Non contenta decido di farmi il test sierologico per vedere se avevo davvero contratto il virus.
Oggi ho avuto i risultati.
Test negativo: <40.
Mai preso il Covid.
I danni fisici e morali sono ancora presenti.
Ansia e stress totale per uno sbaglio commesso.
Danni non solo a me, ma a tutta la mia famiglia”.