Avanzano lo stipendio di Luglio, Agosto e Settembre ben 90 lavoratori dei 138 dipendenti delle autolinee Liscio: dallo scorso Giovedì notte, corse sospese e disagi in tutta la regione.
I lavoratori, dal 2016 ad oggi hanno effettuato ben 6 scioperi, ma la loro situazione non è migliorata.
L’azienda non riesce a pagare gli stipendi perchè attende i pagamenti dalla Regione, ecco perchè i dipendenti hanno incontrato il direttore generale della Regione Basilicata, Vito Marsico, ma anche quest’ultimo tentativo non ha portato ai risultati sperati.
Amareggiata l’azienda Liscio che con la pubblicazione di un comunicato si è scusata con i pendolari che in questi giorni stanno subendo disagi e ha dichiarato:
“Facendo seguito agli attuali disservizi registrati relativamente alle linee di trasporto pubblico locale affidate dal Cotrab alla società Autolinee Liscio in particolar modo nelle zone di:
- Pisticci;
- Policoro;
- Nova Siri;
- Pomarico;
- Tursi;
- Venosa;
- Forenza;
- Genzano;
- San Fele;
- Pescopagano;
- Potenza;
si evidenzia che tale modalità di protesta è arbitraria e imprevedibile e sarà oggetto di attenzione da parte delle Autorità competenti. L’azienda Liscio nel corso dei suoi 80 anni di storia ha sempre considerato di primaria importanza il rapporto di lavoro con i suoi collaboratori che si sono sempre distinti per professionalità, competenza e senso del dovere.
Come noto da diversi mesi i problemi del settore sono all’attenzione delle istituzioni che stanno provvedendo ad individuare tutte le soluzioni finanziarie possibili e necessarie per ovviare a tali ritardi.
Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità da parte di tutti eche le questioni in essere possano essere risolte nel più breve tempo possibile.
Ci scusiamo con i nostri utenti per gli inevitabili disagi causati da questa agitazione”.
In riferimento alla vertenza Autolinee Liscio, facendo seguito a questa comunicazione dell’azienda Liscio, i lavoratori hanno risposto:
“I lavoratori delle Autolinee Liscio s.r.l. si scusano per i disagi arrecati a tutti i pendolari che per necessità di lavoro, studio, salute o per semplice piacere non possano usufruire dei servizi che con professionalità e devozione abbiamo garantito fino alla mezzanotte del 5 ottobre ’17.
Purtroppo da quasi 3 anni ci è puntualmente negato il diritto alla retribuzione che l’art 36 della Costituzione stabilisce che:
“il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Negli ultimi anni abbiamo subito con molto senso del dovere le “difficoltà” che l’azienda e le istituzioni hanno dichiarato e che puntualmente si ripercuotevano sull’anello debole della catena.
Mentre ci riempivano di false promesse scaricando colpe l’uno su l’altro (REGIONE-COTRAB-AZIENDA) abbiamo dovuto ridimensionare le nostre vite ritrattando mutui , prestiti e iniziando a ragionare in termini di spesa su un qualcosa che non ci veniva più garantito e che di fatti ha tolto la serenità all’interno delle nostre famiglie.
Abbiamo usato risorse accantonate con sacrifici e privazioni e ora dopo tre anni di umiliazioni e con prospettive future a dir poco rosee abbiamo deciso di tentare questo gesto estremo pronti a prenderci tutte le responsabilità che esso comporta, lo dobbiamo a noi stessi e alle nostre famiglie.
Non sono serviti 70 ore totali di sciopero legale(CGIL/CISL/UIL) per far valere i nostri diritti e , come spesso capita nel nostro bel Paese, per vedersi riconosciuto un diritto bisogna non rispettarne un altro.
L’azienda nel proprio comunicato stampa dichiara di:
“aver sempre considerato di primaria importanza il rapporto di lavoro con i suoi collaboratori riportandoci ad un senso di responsabilità” dichiarazione che ci sembra alquanto contradditoria visto il trattamento degli ultimi anni e lo stato attuale della situazione.
Chiudiamo augurandoci che questo senso di responsabilità permetta alle parti interessate di trovare la soluzione al problema che grava INGIUSTAMENTE sulle spalle delle nostre famiglie nel più breve tempo possibile.
Fiduciosi porgiamo nuovamente le nostre scuse”.
Abbiamo raggiunto telefonicamente un dipendente in protesta per chiedere quando terminerà questo sciopero, e ci ha risposto:
“Il blocco dei servizi continuerà anche domani, Lunedì 9 Ottobre, la situazione è in continua evoluzione”.