Temporali in arrivo: nel materano allertati tutti i sindaci. Questa la situazione

Il Centro Funzionale Decentrato e la Sala Operativa Regionale della Protezione Civile hanno lavorato in stretto contatto con gli uffici della Prefettura di Matera, allertando tutti i sindaci del territorio e invitandoli ad adottare le misure necessarie per tutelare l’incolumità di persone e beni.

Le precipitazioni hanno portato all’apertura degli scarichi della Traversa di Gannano fino ad una portata di 120 mc/s per il superamento del limite di quota dell’invaso.

Il Centro Funzionale Decentrato è in costante collegamento anche con il Consorzio di Bonifica della Basilicata, gestore della traversa.

In base alle previsioni odierne emesse dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, confermate dai dati rilevati dalla rete di monitoraggio idropluviometrico della Regione Basilicata, la Protezione Civile ha valutato l’effetto al suolo degli eventi in corso, raffrontandoli con quelli verificatisi nei giorni precedenti.

E’ stato emesso per oggi, Sabato 18 Gennaio, un avviso di criticità per rischio idraulico moderato con colore di allerta arancione per tutti i comuni dell’arco jonico; tale criticità è stata poi aumentata a elevata con colore di allerta rosso per i comuni a valle della traversa di Gannano.

Sono stati, quindi, attivate tempestivamente le squadre delle organizzazioni di volontariato di Scanzano Jonico, Nova Siri, Pisticci e Matera costituenti i presidi idraulici convenzionati sui tratti di fiume interessati da possibili piene: in particolare, cinque squadre stanno svolgendo attività osservazionale sui punti critici censiti alle foci dei cinque fiumi lucani, rimanendo in contatto con la Sala Operativa Regionale per evidenziare eventuali criticità.

Un’ulteriore squadra di volontari è stata attivata anche sul Basento nel tratto che attraversa la città di Potenza a seguito di segnalazioni di alberi caduti e allagamenti.

L’Assessore Pepe e il Dirigente Generale Altomonte sono in continuo aggiornamento con il Dirigente dell’ufficio Di Bello.

L’Assessore sottolinea la prontezza e la collaborazione tra tutte le parti istituzionali e di volontario coinvolte.

“La sicurezza dei cittadini è la nostra priorità assoluta e siamo impegnati a garantire la massima efficienza nelle operazioni di prevenzione e monitoraggio”.

Le sale operative regionali sono state attivate in modalità H24 da questa e continueranno a monitorare le evoluzioni meteorologiche.

In particolare Enrico Bianco, sindaco di Policoro, fa sapere alla popolazione:

“Ho emanato l’ordinanza di attivazione del COC dopo la nota dell’allerta rossa del Dipartimento di Protezione Civile e l’avviso delle condizioni meteorologiche avverse per la giornata di oggi e domani.

Il provvedimento è stato preso al fine di tutelare l’incolumità dei propri concittadini vista il rischio di allagamenti nel territorio comunale che potrebbero provocare disagi e pericoli di sicurezza.

Si invitano i cittadini a spostarsi solo in caso di stretta necessità.

Si raccomanda di fare assoluta prudenza ed attenzione ai territori intorno i fiumi per rischio idrogeologico.

Per informazioni sulla situazione d’emergenza e l’evoluzione delle condizioni di allerta nel nostro territorio, si rimanda alla consultazione i dei canali ufficiali.

𝐏𝐞𝐫 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐢
– 338/6322034 Sindaco Bianco
– 347/4541761 Ing. Chiauzzi
– 338/9502546 Polizia locale Guarino”.

L’amministrazione comunale di Tursi comunica alla popolazione:

“Se le piogge di queste ore rappresentano una manna per i noti problemi di siccità che attanagliano la nostra regione, dall’altro mostrano ancora una volta come le criticità idrauliche e di viabilità siano all’ordine del giorno.

I Sindaci dal canto loro, pur ricevendo i bollettini ufficiali diramati dalla Protezione Civile e dandone opportuna conoscenza alle proprie comunità, non hanno uomini e mezzi necessari per fronteggiare eventuali criticità che possono presentarsi”.

Il Sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, in qualità di componente del consiglio nazionale Anci e del direttivo regionale dichiara:

È inconcepibile che noi Sindaci dobbiamo fungere sempre da front office anche di fronte a situazioni di criticità che non possiamo né gestire né arginare non avendo uomini e mezzi.

La Protezione Civile è stata istituita per affiancare i Sindaci e non semplicemente per inviare bollettini tramite PEC o messaggi o telefonare 20 volte al giorno, insieme alle Prefetture, per comunicarci se abbiamo ricevuto il bollettino, se abbiamo allertato i cittadini e se senza mezzi abbiamo arginato il problema.

Ci piacerebbe, invece, che le istituzioni nazionali e regionali diano mezzi e sistemi all’ avanguardia , uomini e fondi per vederla all’opera concretamente su tutti i territori di fronte alle criticità insieme ai Sindaci ed ai cittadini.

Noi Sindaci ci dobbiamo pulire le strade comunali, provinciali, del territorio, monitorare acque dello Stato e chi più ne ha più ne metta senza spesso avere i fondi e i mezzi necessari per tutelare i cittadini.Noi ci dobbiamo portare le transenne sui luoghi.

Si sta chiedendo un po’ troppo davvero.

Il Sindaco in pratica, in questa condizione, è il parafulmine e il capro espiatorio perfetto in ogni situazione emergenziale.

Invece occorre un bando, nazionale o regionale, per rinnovare tutti i piani di protezione civile dei comuni che sono tutti vetusti o addirittura non presenti. E per fare ciò, che è la base, ci vogliono fondi e un percorso strutturato per riportare le cose nell’esatta dimensione in cui devono essere.

Porteremo queste istanze all’attenzione del Consiglio Regionale al fine di trovare soluzione dato che gli eventi improvvisi, violenti e perduranti non sono più una rarità ma una triste consuetudine”.