La Lega ha depositato un progetto di legge per alzare il tetto del contante dagli attuali 2mila a 10mila euro: a comunicarlo è stato lo stesso partito di Matteo Salvini in una nota.
Il primo firmatario della proposta è l’onorevole Alberto Bagnai.
Come precisa SkyTg24:
“Alzare il tetto di spesa in denaro contante dagli attuali 2mila a 10mila euro è una “proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei: meno burocrazia, più libertà”, ha detto il segretario del Carroccio e nuovo vicepremier Matteo Salvini su Facebook.
“L’aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di FdI, del centrodestra, lo faremo già nella prima legge di bilancio. Non ha nessun collegamento con la lotta all’evasione.
C’è una tregua fiscale come è previsto nel programma. Chi ha pagato le tasse nei tempi e nei modi pagherà sempre meno di chi non lo ha fatto”, ha dichiarato il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari, fuori da Palazzo Madama.
Attualmente il limite di spesa in denaro contante è fissato a quota 2mila euro, ma come riporta il Corriere della Sera questa soglia è cambiata molte volte negli ultimi anni: nel 2011 con il decreto Salva Italia del governo Monti fu stabilito un limite a mille euro.
Nel 2016 il governo di Matteo Renzi (in foto) lo aveva portato a 3mila euro, triplicando la soglia decisa a fine 2011 nel piano di emergenza finanziaria dell’Italia. A gennaio 2022 si era invece deciso di far tornare in vigore il precedente tetto di mille euro.
Una modifica inserita nel decreto Milleproroghe però lo aveva portato a 2mila e fatto slittare al 1 gennaio 2023 la discesa a mille euro: nel caso la proposta della Lega fosse approvata, però, quella soglia non ritornerà in vigore.
“È una proposta che non condividiamo in alcun modo, è in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa”, ha detto il responsabile economico del Pd Antonio Misiani.
“La nuova maggioranza di destra non ha mancato, in questi giorni, di garantire il proprio impegno contro le mafie, ma le parole di queste ore sono già smentite dai fatti.
Stamattina la Lega ha presentato la proposta di legge per alzare da 1000 a 10 mila euro il tetto dei contanti. Un’iniziativa che, se realizzata, renderebbe più difficile controllare i flussi di denaro e favorirebbe, oltre all’evasione, il riciclaggio del denaro”, ha attaccato il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd.
“Ma poi chi va in giro con 10 mila euro in contanti? A meno che … Condoni annunciati, flirt con i no vax, arretramento sulla lotta alla evasione fiscale. Tre messaggi culturali pessimi e pericolosi nei primi tre giorni del Governo”, ha scritto su Twitter Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Pd.
Critiche anche da Carlo Calenda: “La linea di politica fiscale di Salvini è nota fin dall’inizio: evasione, condoni e ognuno si faccia i fatti suoi…”, ha detto il leader di Azione. Quella proposta, ha sottolineato Calenda “è una stupidaggine in un Paese che ha la nostra evasione fiscale” ma “tutto l’impianto loro è quello. Dovremmo d’avere invece dalla presidente del Consiglio un chiarimento su cosa ha intenzione di fare”.
“Primissimi giorni del nuovo governo Meloni e i piani di questa destra diventano sempre più chiari: favorire i privilegi di pochi e lotta alla povertà sociale, altro che illegalità. Il progetto di legge depositato dalla Lega per alzare il tetto del contante a 10mila euro, a prima firma dell’onorevole Alberto Bagnai, è irricevibile. Un vero e proprio regalo alle mafie, che stimola il riciclaggio di denaro sporco, del tutto incomprensibile”.
Così in una nota i co-portavoce di Europa Verde e deputati dell’Alleanza Verdi e Sinistra Eleonora Evi e Angelo Bonelli.
Sul tema è intervenuto anche il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis: “Il contante deve essere disponibile“. Sui massimali nel contesto dell’anti-riciclaggio “avevamo proposto dei tetti a livello Ue ma non ci sono accordi per ora, tocca agli Stati membri decidere.
I tetti variano molto, si va dai 500 euro della Grecia a Paesi che non ce l’hanno. Come Commissione, preferiremmo dei massimali più bassi possibili“.