È iniziata come una normale giornata lavorativa, quella di qualche giorno fa presso un’azienda agricola del comune di Policoro, interrotta bruscamente dal sopraggiungere di due persone che, armate con una mazza, hanno iniziato a diffondere la paura non solo tra i responsabili della ditta, ma anche tra le persone, dipendenti e clienti, presenti in quel momento.
Infatti, uno dei due uomini, fornitore dell’impresa, dopo essere entrato nell’ufficio di amministrazione, con veemenza ha preteso il pagamento di un asserito credito per la consegna di alcuni prodotti ortofrutticoli, spalleggiato nel suo comportamento minaccioso dall’amico che, senza molte parole, ha afferrato il monitor di un pc e lo ha scagliato contro la responsabile del magazzino colpendola al volto.
La donna era in quel momento impegnata con un altro cliente che, a sua volta, intervenuto in suo soccorso e per riportare la situazione alla calma, è stato colpito con un violento pugno al volto, cadendo a terra e perdendo conoscenza.
Sono seguite fasi concitate in cui sono state coinvolte nell’aggressione e colpite altre tre persone fino al tempestivo sopraggiungere dei Carabinieri della Stazione e del Radiomobile di Policoro nonché del personale del 118, allertati mediante il numero di emergenza 112.
I due uomini, riusciti nel frattempo a farsi consegnare con la minaccia di ulteriori violente conseguenze circa 1.200,00 euro ed un assegno dell’importo di 1.800,00 euro, sono stati subito bloccati dagli uomini dell’Arma per i successivi accertamenti.
I militari, a seguito delle operazioni di perquisizione, hanno recuperato il denaro di cui i due soggetti si erano impossessati e la mazza utilizzata nell’aggressione, sottoposti a sequestro.
L’epilogo del violento episodio è rappresentato da cinque persone ferite, di cui l’uomo, il 79enne Mario Di Cristo, intervenuto in aiuto della responsabile dell’azienda, ricoverato presso l’Ospedale di Potenza in gravi condizioni.
I due fermati, provenienti dalla provincia di Siracusa, C.S. e P.F., rispettivamente di 33 e 41 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato per lesioni personali, estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni ed accompagnati presso il carcere di Matera a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Purtroppo niente da fare per Mario: per lui è stata dichiarata la morte cerebrale.