La procedura aperta telematica per l’affidamento in concessione del servizio di Tpl gomma regionale, provinciale e comunale di competenza della Regione Basilicata al centro dei lavori odierni della seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), presieduta da Luca Braia.
Auditi il segretario regionale e il segretario aggiunto della Fit Cisl, Sebastiano Colucci e Leonardo Pace.
Il presidente dell’organismo consiliare Braia nell’aprire i lavori ha spiegato che la gara oggetto di discussione prevede 5 lotti di gara, due per i servizi urbani di Potenza e Matera e tre lotti nel settore dell’extraurbano dell’intera regione.
Ha precisato Braia:
“Sull’argomento diverse sono state le sedute delle Commissioni consiliari dedicate al tema durante gli anni trascorsi e che in quelle occasioni si era convenuti con il dipartimento al ramo che prima di procedere con la pubblicazione della gara, l’atto doveva essere discusso in Commissione.
Una richiesta giustificata dal fatto che la divisione in 5 lotti della gara del Trasporto Pubblico Locale regionale faceva emergere alcuni dubbi sulla procedura scelta”.
Il segretario regionale della Fit Cisl, Sebastiano Colucci ha focalizzato l’attenzione sulla messa a rischio di circa 400 posti di lavoro.
Ha sottolineato Colucci:
“Le 5 gare determineranno spezzettamenti ingiustificati della forza lavoro anche in quelle aziende più grandi.
Con questa procedura si prevede la nascita di tanti piccoli consorzi e questo non può essere un bene per i lavoratori”.
Il segretario regionale della Fit Cisl si è, poi, soffermato sul costo standard nazionale:
“Si mettono in dubbio i valori economici di riferimento del Costo Standard nazionale per l’effettuazione dei servizi pubblici locali, con una fortissima ricaduta sulla forza lavoro che non potrà assolutamente essere garantita per la riduzione annuale del 20% dei chilometri improduttivi lì dove non ci sarà l’equilibrio dei costi del servizio, come previsto nel capitolato di gara del 13 novembre 2023”.
Ha ribadito Leonardo Pace:
“Con la riduzione dei chilometri improduttivi si eliminano non solo servizi ma anche forza lavoro.
Se, poi, i valori di riferimento dei corrispettivi di gara non sono quelli riconosciuti dalla legge nazionale sul costo standard dei servizi pubblici perché notevolmente più bassi, si determineranno, attraverso la procedura di gara in essere, offerte che potranno mettere in dubbio tecnicamente l’applicazione sia dei contratti collettivi nazionali del lavoro che gli accordi di produttività stipulati nel corso del tempo.
Chiediamo che la stessa maggioranza che ha approvato il piano di bacino ritiri in autotutela questo bando”.
Dopo il dibattito che ha visto gli interventi dei consiglieri Cifarelli e Perrino, il presidente Braia nell’evidenziare che 18 aziende su 32 hanno presentato ricorso al Tar, ha annunciato la richiesta di audizione, per la prossima seduta della Commissione, dell’assessore alle Infrastrutture e Mobilita, Dina Sileo e del dirigente generale del dipartimento Donato Arcieri.
Sulla questione – ha aggiunto – occorrono un approfondimento e massima trasparenza e partecipazione.
Ai lavori erano presenti oltre al presidente Braia (Iv-RE), i consiglieri Cifarelli, Baldassarre, Giorgetti e Perrino.