Turismo, Matera sta pagando un prezzo altissimo: centinaia si persone senza lavoro! Ecco l’allarme

Biagio Spagnuolo, delegato al Turismo dei Giovani Imprenditori di Confapi Matera, evidenzia come gli effetti della pandemia sul settore turistico siano devastanti.

Sono crollate le presenze nelle strutture ricettive, pochissimi sono i turisti stranieri e migliaia di persone sono senza lavoro.

Ecco quanto scrive in proposito:

“L’Istat certifica per il quarto trimestre del 2020 una perdita di fatturato per i servizi ricettivi del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Secondo un dossier AGI/Censis sono pesanti le conseguenze sui consumi che perdono 50 miliardi di euro.

Gravissime le conseguenze sull’occupazione, nonostante il blocco dei licenziamenti:

  • 265 mila occupati solo nel secondo trimestre 2020.

A livello europeo l’Italia rischia di essere uno dei Paesi più colpiti perché è quello con il più alto numero di esercizi ricettivi (più del 30% del totale di tutta l’Unione).

In questo quadro la Basilicata e Matera in particolare, che in vista del 2019 aveva visto gli operatori procedere con ingenti investimenti, stanno pagando un prezzo altissimo.

Per questo servono misure urgenti sia nazionali che locali.

Innanzi tutto, va sottolineato il rischio di chiudere le scuole il 30 Giugno, che vorrebbe dire ritardare di quasi un mese le prime partenze.

Senza considerare che, poi, fino a quando non verrà presa una decisione definitiva, le famiglie tarderanno a fare programmi e anche gli albergatori non potranno pianificare le riaperture e quindi gli acquisti e le assunzioni.

Il Governo nazionale deve introdurre delle misure specifiche (di natura finanziaria e facilitazione normativa) a sostegno delle città d’arte per agevolare la ripresa delle attività legate al turismo.

In ambito locale, occorre una strategia comune tra regioni e comuni per eliminare Tari, Tosap e Irap per tutto il 2021 e prolungare l’utilizzo gratuito degli spazi pubblici all’aperto.

Per quanto riguarda la Basilicata, i sostegni al comparto turistico devono allargarsi a tutte le attività di servizio come, ad esempio, quelle legate ai trasporti di prossimità (noleggiatori di veicoli leggeri, altri trasporti ecc.).

Auspichiamo che la vaccinazione per gli operatori del turismo lucani abbia la priorità, subito dopo l’immunizzazione delle persone più vulnerabili, per poter introdurre, poi, un piano di comunicazione e promozione della Basilicata come regione sicura e una serie eventi culturali capaci di aumentarne l’attrazione.

Il settore turistico rappresenta, oggi, per la Basilicata, uno dei pilastri fondamentali su cui puntare per garantire sviluppo economico e posti di lavoro.

Per questo non possiamo e non dobbiamo permetterci di rimanere indietro e mandare in fumo lo sforzo e i sacrifici di tanti imprenditori e dei loro collaboratori”.