Ancora dissensi sugli esiti delle vaccinazioni senza prenotazione annunciate dal Presidente Vito Bardi.
Riceviamo e pubblichiamo in proposito il Comunicato Stampa del capogruppo di “idea Cambiamo al comune di Potenza”, Antonio Di Giuseppe:
“E questo lo chiamano successo!
Ieri con un annuncio, il presidente della regione Vito Bardi invitava i cittadini lucani, di età compresa tra i 60 e i 79 anni, a presentarsi, senza alcuna prenotazione, presso la tendo struttura del Qatar, per ricevere il vaccino.
Una scelta che ha generato confusione tra i cittadini e l’intera comunità lucana così come documentato dalle immagini e dalla cronaca locale che hanno denunciato file interminabili, traffico in tilt e assembramenti.
Ma come si è potuti arrivare ad una decisione del genere?
È vero, c’era bisogno di dare un’accelerata alla campagna vaccinale ma, con quello che è sta avvenendo in queste ore, prosegue il consigliere, si rischia, nelle prossime settimane, di sortire l’effetto contrario.
È mai possibile che a Nessuno è venuto in mente che, una ‘sollecitazione’ del genere, avrebbe potuto creare un afflusso di persone difficile da gestire in una situazione sanitaria delicata come quella che stiamo attraversando?
Se si credeva fortemente in questa decisione perché non si è provveduto, con ampio anticipo, ad organizzare altri hub vaccinali per evitare un’elevata concentrazione di persone tutte in un unico centro?
Nessuno ha immaginato che, questa decisione, avrebbe potuto rappresentare un’occasione di contagio per l’intera popolazione lucana ?
Ovviamente no se, anche lo stesso presidente, nonostante le scene paradossali denunciate e documentate, continua ad osannare ed elogiare una scelta che, si è rivelata, senza ombra di dubbio, improvvida e inadeguata.
Per l’ennesima volta il governo regionale ha dato prova di quello che è in grado di non saper fare.
Un governo che, non ha la benché minima idea di cosa vogliano dire le parole organizzazione e programmazione; che continua con approssimazione ed estemporaneità ad affrontare l’emergenza sanitaria; prima con il problema dei tamponi, ora con quello della campagna vaccinale.
Se l’obiettivo è quello di vaccinare tutti il prima possibile per consentire un ritorno alla normalità e permettere a chi è costretto, ancora oggi, a dover tener chiusa la propria attività, come i tanti ristoratori, i proprietari di palestre; di poter ricominciare a vivere.
Si inizi a porre rimedio al caos che è stato creato.
Si prosegua con la macchina vaccinale per fasce d’età, così come indicato dal governo nazionale; si intraprende la strada, se le scorte lo permettono, dell’ inoculazione alle nuove categorie ma in piena sicurezza.
Si cominci a prendere con serietà le sorti di questa terra e della nostra gente“.
Anche Carmela Carlucci, Consigliera regionale M5s Basilicata, si unisce al coro di denuncia.
Ecco il suo comunicato “Caos totale al centro vaccinazione di Potenza“:
“Avete presente l’invito di Bardi con cui esortava le persone tra i 60 e 79 anni a presentarsi presso le due Tende del Qatar di Potenza e Matera, senza prenotazione?
Ebbene, nulla ha funzionato: anziani pervenuti da tutta la provincia con autobus e treni si sono ritrovati addossati, costretti ad attendere ore sotto il sole.
Ho parlato con il personale della Protezione civile che si è detto del tutto impreparato a gestire la situazione, affermando che loro sono venuti a conoscenza dell’evento esattamente come noi tutti, con scarso anticipo e senza alcuna possibilità di gestire al meglio la logistica.
L’impressione è che il Generale Bardi abbia preso un granchio, immaginando di poter somministrare Astrazeneca al grido ‘Venghino signori, venghino’, senza criterio né possibilità di garantire le misure di prevenzione e sicurezza delle persone.
Quello che è successo stamattina è inaccettabile.
E che non pensino di potersela cavare con ‘I lucani non hanno senso civico’.
Se viene detto loro di presentarsi senza alcuna prenotazione, giustamente si presentano.
Il problema è che non hanno trovato una struttura ricettiva pronta ad accoglierli nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e prevenzione che abbiamo imparato a osservare.
Non una fila ordinata, non un distanziamento contrassegnato, non una ripartizione in ordine di arrivo: solo una folla confusa di persone in attesa di risposta.
Ho formalmente interrogato il Presidente Bardi per chiedere risposte e responsabilità.
Sì, perché qualcuno deve assumersi la responsabilità di aver deliberatamente fatto ammassare persone, tra l’altro anagraficamente vulnerabili, e per di più in un luogo cruciale di passaggio e snodo fra Ospedale, università e stazione“.
Così il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva:
“Somministrare vaccini in sicurezza in Basilicata può essere un ossimoro se può diventare occasione di contagio.
Scelta inadeguata la formula ‘senza prenotazione’, si fermi tutto. Se non fosse vero, sarebbe incredibile la superficialità organizzativa, oltre che il prendere atto di una comunicazione che genera ulteriore confusione e pericolo per la comunità. Ci sono file di attesa che centinaia di cittadini e cittadine lucane, molti anziani e di provenienza dai vari comuni e con ore di viaggio sulle spalle che, in questo momento, si stanno verificando, neanche fossero gli sconti di liquidazione totale di un centro commerciale.
Sui social e sulla stampa online sono sotto gli occhi di tutti, infatti le foto degli assembramenti e della confusione davanti ai tendoni del Qatar di Matera e Potenza, dalla loro apertura di questa mattina, per la somministrazione ‘libera’ dei vaccini ex Astrazeneca, alla fascia di età 79/60 anni senza prenotazione, lanciata in maniera ‘geniale’ ieri sera dal presidente Bardi e dal Governo regionale per le tre giornate del 12, 13 e 14 aprile. Con annessi problemi di parcheggi, traffico, congestione.
Senza organizzazione e senza programmazione non ci può essere alcuna azione valida, il rischio si sta rivelando altissimo, dalle foto che girano sui social. Va posto rimedio immediatamente, il contagio potrebbe esponenzialmente crescere. Ci sono 30mila vaccini potenzialmente disponibili che, per scelta organizzativa, dobbiamo fare in soli tre giorni e in due unici punti di somministrazione, i famosi oramai tendoni del Qatar in dotazione nei piazzali del San Carlo a Potenza e del Madonna delle Grazie a Matera. In pratica, vista l’affluenza che comunque era prevedibile, tutto può rivelarsi come un’autentica emergenza sanitaria, che può innescarsi da un minuto all’altro, se non si interviene immediatamente obbligando alla prenotazione, aprendo più punti vaccinali sull’intero territorio regionale e gestendo seriamente l’afflusso con la collaborazione di Protezione Civile, Esercito, Forze dell’Ordine.
Il vaccino sarà pure sicuro, come lo è, ma così proprio non ci siamo: non comprendiamo come lo stesso presidente Bardi possa definire un grande successo tutto questo. La gente vuole vaccinarsi, ma forse a più di qualcuno sfugge il tema della sicurezza e della prevenzione dei rischi di ogni tipo.
Si interrompa tutto, si creino le condizioni di sicurezza totale per chi sta attendendo da ore, si ri-programmi con le prenotazioni, come già doveva essere, non si crei ulteriore stato caotico, in un momento così delicato in cui i contagi in Basilicata tra l’altro non accennano nemmeno a diminuire. Fermiamoci presidente Bardi e resettiamo, finché siamo in tempo. Chi ha sbagliato, stavolta, abbia il garbo di chiedere scusa e rimetta in piedi una macchina organizzativa seria, quella che i cittadini lucani tutti meritano”.
Ecco quanto sottolineano i consiglieri del Pd, Roberto Cifarelli e Marcello Pittella:
“Al di là dei comunicati trionfalistici ‘Urbi et orbi’ del Presidente Bardi sulla vaccinazione libera dai 60 anni in su, in queste ore stiamo assistendo all’ennesima gestione dilettantesca e superficiale di una materia che andrebbe gestita in maniera puntuale ed organizzata, al netto dei toni trionfalistici e fuori dalla realtà del governatore Bardi sulla vaccinazione libera dai 60 anni in su.
Finora il sistema dell’attivazione di punti vaccinali in tutti i Comuni lucani aveva prodotto dei buoni risultati in termini di percentuale di anziani coperti dal vaccino e, allo stesso tempo, grazie al coinvolgimento diretto dei Sindaci coadiuvati dai gruppi comunali di Protezione Civile, il servizio offerto rappresentava un modello di riferimento anche per il prosieguo.
Invece l’annuncio via social della vaccinazione per i prossimi tre giorni senza prenotazione, senza regole e senza metodo, accentrata negli ospedali di Matera e Potenza sta generando confusione ed assembramenti tra i cittadini coinvolti, e disorientamento nelle diverse comunità cittadine. È da irresponsabili disarticolare un modello organizzativo efficiente ed avventurarsi sul terreno della improvvisazione e del ‘chi prima arriva meglio alloggia’ e, per giunta, tutti in un unico centro vaccinale per provincia. Leggiamo da più parti che il mese di aprile sarà il mese decisivo per svoltare progressivamente verso la normalità in Italia. In Basilicata, invece, i nostri amministratori regionali si stanno approcciando al periodo di svolta alla loro maniera: ‘dilettanti allo sbaraglio’.
Per il bene di tutti facciamo appello al Presidente Bardi affinché questo pericoloso delirio organizzativo venga al più presto fermato e si ritorni ai punti vaccinali comunali al fine di assicurare a tutti i cittadini una modalità vaccinale sicura ed organizzata”.
Articolo Uno Basilicata aggiunge:
“Pur apprezzando la buona intenzioni di velocizzare finalmente la lenta campagna vaccinale, atteso che la Basilicata è inesorabilmente agli ultimi posti nella classifica delle regioni, la scelta di Bardi e Leone di vaccinare senza prenotazione tutti i cittadini lucani di età compresa tra 60 e 79 anni si è rivelata davvero insensata.
Infatti, dopo l’annuncio che ci si poteva vaccinare senza prenotazione, centinaia di persone si sono presentate alle tende del Qatar, a discapito della stessa sicurezza.
La mancanza di programmazione ha favorito insensatamente assembramenti e potenziali rischi di contagio, in una Regione che negli ultimi giorni supera il 17% tra campioni processati e positivi, altro triste record.
Risulta incomprensibile non aver organizzato al meglio ogni operazione utile a prevenire assembramenti ed a garantire la sicurezza dei cittadini che si sono recati alla struttura, facendo affidamento sulle basilari regole di sicurezza che chi amministra la cosa pubblica avrebbe dovuto garantire.
Invece assistiamo con sconcerto a scene simili ad una bolgia infernale: ore di fila, cittadini ammassati, gente in balia dell’incertezza e dell’approssimazione del governo regionale, traffico paralizzato anche per l’accesso al Pronto Soccorso, con tante persone che rinunciano, nonostante molti siano giunti da comuni lontani.
Le dichiarazioni del Presidente Bardi, che definisce ‘un successo’ l’iniziativa hanno il sapore della beffa, e sembrano quasi un ossimoro.
Ormai è innegabile che la gestione dell’intera fase emergenziale in Basilicata si è rivelata un clamoroso insuccesso, mettendo a nudo tutti i limiti del governo regionale, le cui scelte si sono caratterizzate solo per approssimazione, incertezza e casualità.
Solo l’esigua densità della popolazione ha evitato un disastro.
Auspichiamo che la campagna vaccinale possa proseguire con il minor aggravio per i cittadini, specie quelli fragili, e che. oltre che nei due capoluoghi, le vaccinazioni avvengano, d’intesa con le strutture territoriali dei medici di base, presso il domicilio delle persone interessate o comunque nei comuni di loro residenza”.