Pubblichiamo di seguito il comunicato di Gianni Leggieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle e consigliere regionale, in risposta al segretario del PSI Livio Valvano sulla vicenda petrolio in Basilicata.
“Leggere che il segretario del Partito Socialista di Basilicata, nonché sindaco di Melfi, con tutti i problemi di questa Regione e del suo Comune, si sente in dovere di difendere le dichiarazioni scellerate del Presidente del Consiglio Gentiloni (oltre che le sue omissioni) e tenta di spostare l’attenzione sul Movimento 5 Stelle, fa davvero ridere.
Un comportamento ridicolo che si allinea a quello del neo segretario del PD, Matteo Renzi, ormai abituato a gridare all’untore per ogni problema che riguarda l’Italia, e naturalmente l’untore è quel Movimento che ad oggi non ha mai governato questo Paese. Ma il segretario del Partito socialista ha lo stesso vizio anche del Premier Gentiloni, infatti come il suo più illustre collega, dimentica di parlare dei problemi, di quei problemi causati dalla maggioranza che lui sostiene e di cui il suo partito fa parte.
È chiaro che gli interventi di questi giorni del Sindaco-Segretario sono mirati a tutelare l’immagine del suo Assessore regionale all’ambiente, ma se questo è l’intento il segretario dei socialisti sta facendo davvero un pessimo servizio. Non è nostro costume dare suggerimenti agli altri soprattutto quando si tratta di uomini navigati e di esimi rappresentanti della politica lucana, il nostro interlocutore è sempre e soltanto il popolo lucano.
Ai lucani chiediamo allora di valutare attentamente l’operato di questi grandi statisti che mentre da anni si parlava di problemi ambientali, della situazione poco chiara del Cova di Viggiano, delle problematiche legate alle estrazioni petrolifere, neppure una parola spendevano per i cittadini, mentre ogni loro preoccupazione ed azione era rivolta a tutelare gli interessi di ENI.
Sicuramente noi siamo provinciali mentre Valvano, Pittella e Pietrantuono e tutti gli esponenti della maggioranza regionale che sono venuti prima di loro, hanno avuto un anelito internazionalista, tutto rivolto infatti a garantire gli interessi delle multinazionali che operano a livello internazionale distruggendo interi territori (basta vedere le vicende ultime di ENI in Nigeria).
I rappresentanti politici della attuale Giunta Pittella sono stati talmente attenti alle vicende internazionali e nazionali che hanno condizionato tutta la politica locale piegandola agli interessi di ENI e del Governo centrale con buona pace del Partito Socialista di Basilicata. Così, questi illuminati uomini politici erano troppo impegnati a frequentare le stanze romane per rendersi conto del disastro ambientale che si consumava il Val d’Agri ed ancora oggi hanno problemi a pronunciare quelle due terribili paroline, chissà perché.
Forse perché sono direttamente responsabili per non aver adeguatamente vigilato? Forse perché hanno perso settimane intere prima di rendersi conto che era necessario intervenire? Forse perché hanno ignorato documenti importanti che già evidenziavano quello che poi è divenuto evidente a tutti?
Sono tante le domande che rimarranno senza risposta, come in questi anni sono tanti gli atti prodotti in consiglio regionale dal Movimento 5 Stelle e ignorate non solo da Pittella ma anche dal partito socialista di Basilicata, preoccupato solamente di garantirsi un assessorato e qualche altra poltrona.
Al Sindaco e Segretario Valvano però un piccolo suggerimento vogliamo darlo. Suggeriamo la lettura di un libro molto interessante scritto da due giornalisti e frutto di anni ed anni di lavoro di ricerca, il libro dal titolo significativo “Lo Stato Parallelo“: ripercorre la storia di ENI dalla sua nascita ai giorni recenti. Una storia molto interessante, fatta di scandali finanziari, di tangenti, di rapporti poco chiari con servizi segreti e partiti politici. Una storia che sarebbe utile conoscere prima di lanciarsi in giudizi superficiali da parte di chi è forza di governo a livello nazionale, regionale e locale”.