Il premier Giuseppe Conte, intervistato dalla redazione di Skuola.net, ha dichiarato:
“Abbassare la soglia di voto a 16 anni? Ci sta. A me va benissimo, in altri ordinamenti già lo fanno
Negli orientamenti giuridici si fissa una soglia convenzionale: i nostri ragazzi a 16 anni hanno tutta la maturità psicofisica per votare.
Non è iniziata ancora una riflessione di governo, ma potremmo farla: anzi, forse sarebbe più utile che la si facesse in sede parlamentare”.
È d’accordo Di Maio che, sui social, commenta:
“Il voto ai sedicenni è una proposta che portiamo avanti da sempre e che sosteniamo con forza.
I giovani in Italia vengono definiti, a seconda del momento, choosy, viziati, ‘gretini’: per noi questi giovani vanno soprattutto rispettati, ascoltati e messi al centro della nostra politica.
Sono una risorsa preziosa e sono il futuro di un’Italia che si informa, che partecipa e che deve essere valorizzata sempre di più.
Se a 16 anni un giovane può lavorare e pagare le tasse, dovrebbe almeno avere il diritto anche di votare e scegliere chi decide della sua vita.
In alcuni Paesi il voto ai sedicenni è già previsto: in Scozia, Austria, in alcuni Länder tedeschi, in Argentina e Brasile ad esempio.
Discutiamone subito in Parlamento, perché queste sono le riforme costituzionali che cambiano le prospettive di un Paese e che ci spronano a fare sempre meglio.
Noi ci siamo e pensiamo che chi teme il voto dei più giovani, forse sa di averli traditi in passato, con scelte politiche che hanno creato povertà, mancanza di opportunità, danni all’ambiente che oggi proprio i più giovani stanno difendendo.
Adesso è ora di dare questo diritto a chi ha più futuro davanti”.
Cosa ne pensate?